Page 99 - Ascolta Popolo Mio - Mons. Michele Seccia
P. 99

• In ne, una particolare attenzione è da porre, anche se non sempre è realizzabile per via dell’antichità e il valore ar- tistico degli edi ci, all’abbattimento delle barriere archi- tettoniche.
77.Le calamità che negli ultimi mesi stanno interessan- do il nostro territorio ci fanno comprendere quanto anche la natura e l’ambiente necessitino di ascolto. Con il cre- ato non possiamo fare ciò che vogliamo: la natura va amata, rispettata, preservata. Tuttavia, a causa talvolta dell’incuria, talvolta di scelte scellerate, ci ritroviamo a essere vittime di eventi più grandi di noi che ci colgono impreparati e per i quali non sappiamo trovare soluzioni adeguate. Il grido del- la natura è il richiamo a un ripensamento globale del nostro modo di rapportarci con essa. Per quanto è nelle nostre forze e possibilità dobbiamo operare una conversione ecologica dei nostri stili di vita a partire dalle piccole cose: raccolta di eren- ziata, rispetto degli ambienti pubblici, riduzione dell’inquina-
Il problema TAP (che riguarda il nostro territorio ma è di- venuto questione nazionale), la Xilella con il fenomeno dello sradicamento degli ulivi che sono la storia stessa del nostro Salento, sono tutte questioni che meritano uno studio appro- fondito nell’ottica di chi vuole preservare e difendere il terri- torio da logiche economiche basate sul pro tto e sull’interes- se. «La cura degli ecosistemi richiede uno sguardo che vada aldilà dell’immediato, perché quando si cerca solo un pro tto economico rapido e facile, a nessuno interessa veramente la loro preservazione. Ma il costo dei danni provocati dall’in- curia egoistica è di gran lunga più elevato del bene cio eco- nomico che si può ottenere» 145. Il creato, la nostra terra, non sono in vendita! E come Chiesa locale - sempre nel confronto dialogico e mai violento - lo dobbiamo ribadire. Cari fratelli e sorelle, cari presbiteri e consacrati tutti: facciamoci toccare da queste questioni... non sentiamocene esclusi o lontani! I problemi delle comunità non possono ridursi al solo “orario del catechismo e della messa” o alla “scelta delle vesti per le prime comunioni”! Sono in gioco la nostra stessa vita e il
mento, attenzione agli inutili sprechi.
145 id., Lettera Enciclica Laudato Si’ (24 maggio 2015), n. 36.
99





























































































   97   98   99   100   101