Page 85 - Ascolta Popolo Mio - Mons. Michele Seccia
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stiana, della quale dà testimonianza tutta la tradizione del- la Chiesa”» 130. Questo serve a incoraggiarci nelle tante opere buone compiute  nora, ma anche a spronarci per umanizzare la carità alla luce del Vangelo. «Il nostro impegno non consiste esclusivamente in azioni o in programmi di promozione e as- sistenza; quello che lo Spirito mette in moto non è un eccesso di attivismo, ma prima di tutto un’attenzione rivolta all’altro “considerandolo come un’unica cosa con se stesso”. Questa attenzione d’amore è l’inizio di una vera preoccupazione per la sua persona e a partire da essa desidero cercare e ettiva- mente il suo bene. Questo implica apprezzare il povero nella sua bontà propria, col suo modo di essere, con la sua cultura, con il suo modo di vivere la fede». Si tratta cioè, di amare il povero innanzitutto ascoltandolo: «il povero, quando è amato, “è considerato di grande valore”, e questo di erenzia l’autenti- ca opzione per i poveri da qualsiasi ideologia, da qualunque intento di utilizzare i poveri al servizio di interessi personali o politici. Solo a partire da questa vicinanza reale e cordiale possiamo accompagnarli adeguatamente nel loro cammino di liberazione» 131.
Orizzonti pastorali
• La Caritas diocesana non è un’agenzia che eroga servizi sociali. Suo compito speci co è animare e formare alla ca- rità evangelica le comunità e le persone;
• È opportuno che i diversi Centri di ascolto nella loro col- locazione, centrale o periferica, abbiano contezza di quelli che sono i molti servizi proposti e o erti dalle Istituzio- ni o Enti locali e che, là dove si ritiene necessario, guidi- no, aiutino e accompagnino le persone nella fruizione di quelli che sono dei diritti garantiti;
• È auspicabile pertanto l’avvio di progetti di formazione di base per coloro che a tutti i livelli o rono parte del loro tempo e delle loro energie nelle svariate attività di ser- vizio volontario. La formazione oltre agli aspetti riguar- danti le competenze speci che privilegerà la dimensione spirituale che è il fondamento di ogni azione caritativa;
130 Ibid., n. 198. 131 Ibid., n. 199.
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