Page 82 - Ascolta Popolo Mio - Mons. Michele Seccia
P. 82

le esigenze dell’Alleanza» 127. Attraverso le tante voci umane che proclamano la Parola dobbiamo ascoltare l’unica voce di Dio che si rivolge direttamente al nostro cuore. È un ascolto che presuppone e richiede la fede, e solo in essa si compie il miracolo, cioè la conversione. Essere capaci di prestare ascolto  ducioso a Dio che parla nel mistero liturgico è presupposto per poter ascoltare bene in ogni altro contesto della vita.
70.Questo rende l’omelia un momento decisivo dell’azio- ne liturgica: «essa - ci ricorda il Papa - non può essere uno spettacolo di intrattenimento, non risponde alla logica delle risorse mediatiche, ma deve dare fervore e signi cato alla celebrazione. È un genere peculiare, dal momento che si tratta di una predicazione dentro la cornice di una celebra- zione liturgica; di conseguenza deve essere breve ed evitare di sembrare una conferenza o una lezione. Il predicatore può essere capace di tenere vivo l’interesse della gente per un’ora, ma così la sua parola diventa più importante della celebra- zione della fede. Se l’omelia si prolunga troppo, danneggia due caratteristiche della celebrazione liturgica: l’armonia tra le sue parti e il suo ritmo. Quando la predicazione si realiz- za nel contesto della liturgia, viene incorporata come parte dell’o erta che si consegna al Padre e come mediazione del- la grazia che Cristo e onde nella celebrazione. Questo stesso contesto esige che la predicazione orienti l’assemblea, e anche il predicatore, verso una comunione con Cristo nell’Eucaristia che trasformi la vita. Ciò richiede che la parola del predicatore non occupi uno spazio eccessivo, in modo che il Signore brilli
più del ministro» 128.
Orizzonti pastorali
• L’U cio diocesano per la liturgia avvii una’attenta veri-  ca sulla reale ricezione della Riforma liturgica da parte delle singole comunità. Sarebbe necessario intraprendere una fase di osservazione e lettura dello stato dell’arte per comprendere se le celebrazioni sono diventate esperienze
127 giovanni paolo ii, Lett. ap. Dies Domini (31 maggio 1998), 41: AAS 90 (1998), 738-739, in Evangelii Gaudium, n. 137.
128 Evangelii Gaudium, n. 138. 82




























































































   80   81   82   83   84