Page 41 - Ascolta Popolo Mio - Mons. Michele Seccia
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Un silenzio eloquente da ascoltare
42.Ascoltare la voce di Dio non è sempre facile: ci sono momenti nei quali non sentendone la voce, risulta di cile anche avvertirne la presenza, e ci sentiamo soli. Es- sendo in tutto simile a noi, anche Gesù ha provato la solitu- dine del silenzio di Dio. Nel Getsemani (Lc 22,39-43) o sul Calvario nel grido «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abban- donato» (Mc 15,33) ha sperimentato il silenzio di un Dio che sembra troppo lontano per sentire il suo grido di dolore. Ep- pure, dai racconti della passione si evince che il momento del silenzio di Dio è paradossalmente il più eloquente di tutta la storia della salvezza, in quanto «la parola della croce è stol- tezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio» (1Cor 1,18). Il paradosso del cristianesimo consiste in una parola muta, che ha il potere di salvare l’intero universo. Al riguardo Isaia profetizza nel suo libro: «Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua boc- ca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca» (Is 53,6- 7). Questo atteggiamento “poco rumoroso” del ministero di Gesù rientra in quella logica per la quale il regno di Dio non lo si trova nelle cose grandi, ma nell’umiltà e nella semplicità delle piccole cose (cfr. Mc 4, 26-32). «La fusione tra silenzio e parola determina tutta la vita umana di Gesù, compresa la vita pubblica. È singolare infatti che il “Verbo” di Dio abbia parlato, tutto sommato, così poco! Soltanto dopo una lunga vita nascosta, egli si manifesta. Manifestazione che, sebbene comporti davvero un insegnamento, è anche costituita in
larga parte da segni muti (i miracoli) e da puro silenzio» 72.
43.La Scrittura, dunque, ci educa a saper ascoltare la voce del silenzio come “luogo” privilegiato dell’incontro salvi co con il Signore. Saper riconoscere Dio nel silenzio ci consente di trovare noi stessi e di essere salvati. Commentan- do la presenza di Dio nella “brezza soave” in 1Re 19,11-13, Papa Francesco ricorda che è fondamentale a nare l’udito per poter ascoltare Dio in «quel  lo sonoro di silenzio che è la
72 D. cerBelaud, Silenzio di Dio e il Sabato Santo, Magnano 1999, pp. 14-15. 41






























































































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