Page 33 - Ascolta Popolo Mio - Mons. Michele Seccia
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Adamo ed Eva sposano un processo inverso alla creazione: se l’ascolto di Dio crea dal nulla la vita, l’ascolto del maligno annebbia la vita precipitandola in un abisso di morte. È l’espe- rienza quotidiana del nostro peccato, per la quale - nonostante siamo creati a immagine e somiglianza divina - abbiamo biso- gno di essere costantemente ri-creati da Dio. La visione della valle di ossa inaridite narrata da Ezechiele (Ez 37) è immagine di ciò che accade alla nostra anima quando diventiamo sordi alla Parola. «Ossa inaridite, udite la Parola del Signore!» (Ez 37,4) dice il profeta: a questo richiamo le ossa riprendono vita. L’ascolto nella fede rivela il carattere ricreativo della Parola, perché «l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore» (Dt 3,8). Nessuno è perduto! Chi sente di essere morto, perché lontano da Dio, ha solo bisogno di ascoltare la sua Parola per tornare a vivere e comunicare questa vita a quanti incontra lungo il cammino. In questo Dio «compie un gran lavoro, per- ché egli rifà tutte le cose, le ricrea. Questa ri-creazione è ancor più bella della creazione perché il Signore visita il suo popolo ricreando» 58. Essa - infatti - innesca, «per la forza creatrice del- lo Spirito, il prodigio dell’ascolto e, da questo, il  orire incre- dibile di una divina parola (Lc 6,45), la nuova parola profetica per l’oggi, per il mondo» 59.
33.Non siamo nati per caso, ma la Parola - come evento - ha tratto l’essere dal nulla e gli ha dato un nome: nel racconto delle origini “Dio chiamò”, cioè diede un nome alle cose, per chiamarle alla vita (come ad es. in Gn 1,5.8.10). Per la Sacra Scrittura il nome è molto più della semplice identità: chi non ha un nome non esiste, non ha alcuna dignità, poiché in esso è riassunta tutta la storia della propria vita. Chiamandoci per nome Dio ci chiama alla vita e ci fa capire quanto siamo preziosi ai suoi occhi (Is 43,4), perché siamo unici davanti a
58 Francesco, Omelia alla Messa Mattutina a Santa Marta (10 dicembre 2013).
59 Cfr. pietro Bovati, «“Figlio d’Adamo, nutri il tuo ventre e riempi le tue viscere con il rotolo che ti sto porgendo” (Ez 3,3). L’ermeneutica della raccolta profetica come contributo all’approfondimento dell’ispirazione bi- blica» in Teologia, Annata XXXVI (2009), n. 4.
Sentirsi chiamati per nome
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