Page 26 - Ascolta Popolo Mio - Mons. Michele Seccia
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è un manuale di risposte già pronte o una collezione di valori etici non negoziabili, ma è la storia del dialogo tra Dio e il suo popolo, un dialogo che in questo contesto si gioca sul  lo di una memoria ora perduta, ora ritrovata, talvolta fonte di tri- stezza, alla  ne sorgente di speranza» 45.
25.Il testo sopra riportato di Enzo Bianchi spiega quel dinamismo relazionale che sta alla base dell’amicizia con il Signore. Per raggiungere questo stile ci vuole certamen- te del tempo, e Dio non ci chiede mai più di quanto gli po- tremmo dare. Per questo motivo, i vari tipi di ascolto possono essere sintetizzati in tre punti che, in maniera semplice e coin- volgente, rappresentano i presupposti del dialogo con Dio a partire dalla Scrittura. È uno schema che può costituire, per quanti ne vogliano usufruire, una proposta di lectio divina. A tal proposito raccomando che questo ottimo esercizio di “col- loquio nello spirito” sia fatto non solo comunitariamente, ma anche a livello personale, in modo tale che la Parola diventi realmente quel pane quotidiano che alimenta e sostiene la no-
stra anima.
cosa dice la parola. Lungi dal voler mettere sulla bocca di Dio i nostri pensieri e le nostre parole, c’è un signi cato oggettivo nella Parola di Dio. Comprendere quello che è il suo vero e autentico signi cato, a partire dal contesto e da quanto in essa contenuto, è il primo passaggio per non cadere nell’er- rore di un’interpretazione soggettivistica del testo.
cosa mi dice la parola. Una volta compreso il signi cato in- trinseco, è bene che la Parola - pronunciata da Dio in un tem- po e luogo stabilito - prenda vita e diventi una parola per me. È il Signore che ci parla in quel momento, si intrattiene con noi! E in ciò che sto vivendo può suggerire al mio cuore qualcosa che mi riguarda e mi tocca nel profondo. Da questo passaggio dipende il sapore della parola: l’esperienza di Giovanni, che di- vorando il Libro lo sente sulla bocca dolce come il miele, ma amaro nelle viscere (Ap 10,10), è la stessa nostra esperienza quando il gusto della Parola racconta la concretezza del nostro vissuto.
45 L. Mazzinghi, Al cuore della sapienza. Aspetti del vivere nell’Antico Testa- mento, EDB, Bologna 2014, p. 33.
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