Page 25 - Ascolta Popolo Mio - Mons. Michele Seccia
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in sé, per mezzo della fede, la performatività originaria della Parola di Dio presente nella Scrittura ispirata, scoprendosi così in grado, a sua volta, di riannunciarla con potenza, di te- stimoniarla e cacemente, di metterla in pratica.
Ascolto nello Spirito. L’aspetto di performatività proprio del linguaggio della fede dice la potenza, l’energia, la dyna- mis della parola scritturistica, che è la dynamis stessa dello Spi- rito santo. L’ascolto della Scrittura ispirata deve essere perciò ascolto nello Spirito Santo (DV 12). (...) La Scrittura ispirata è anche ispirante e manifesta la sua potenza nel frutto di santità che fa germogliare nel lettore, nella testimonianza di colui che lascia dispiegare in sé la potenza della Parola, accolta  no a testimoniarne la potenza vivi cante dando la propria vita con il martirio. La Scrittura trova nel martire, lo pneumatoforo per eccellenza, la  gura confessante che in modo insuperabile ne testimonia l’ispirazione e la forza ispirante.
Ascolto nell’oggi. Per questo occorre una lettura contempo- ranea, un ascolto in cui il testo è sentito rivolto direttamente al lettore nel suo oggi. Già i quattro evangeli sono riletture spirituali di erenti dell’unico evento-Cristo, attuate in epoche di erenti da comunità cristiane diverse e situate in aree cultu- rali di erenziate: ma tutte queste comunità hanno sentito l’e- vangelo di Cristo come parola attuale, vivente e rivolta a loro.
Ascolto nella preghiera. L’ascolto poi deve essere orante. «La lettura della Scrittura deve essere accompagnata dalla pre- ghiera, a nché possa svolgersi il colloquio tra Dio e l’uomo» (DV 25). Già l’ascolto è l’inizio di questo dialogo, ma poi, tra- mite l’esposizione di sé al testo e l’applicazione del testo a sé, la Scrittura non solo viene capita, ma rivitalizzata, producen- do un’autentica teologia, un parlare non tanto di Dio, quanto a Dio, in risposta alla sua parola. (...) Essendo la lettura spi- rituale  nalizzata alla conoscenza del Signore e all’adesione a lui obbedendo alla sua parola, appare evidente la rilevanza ermeneutica della preghiera del testo biblico: si tratta di com- prendere pregando, con la preghiera, e soprattutto di pregare per entrare pienamente, con tutto il proprio essere, nel dialo- go con il Signore!» 44.
Come dice il biblista Luca Mazzinghi: «La parola di Dio non
44 Ibid.
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