Page 96 - Ascolta Popolo Mio - Mons. Michele Seccia

possiamo accontentarci: possiamo e dobbiamo fare di più per assolvere al diritto di tanti gli della nostra terra di a ermar- si e lavorare “a casa loro”. Su queste e su tante altre proble- matiche ci sarebbe tanto da scrivere, ma ritengo opportuno e doveroso richiamare a una ri essione accurata su questi temi, interrogandosi su quanto le nostre comunità possono fare, perché quanti hanno bisogno vi trovino luoghi in cui sentirsi ascoltati, compresi e - laddove possibile - aiutati.
Orizzonti pastorali
• L’ U cio per i problemi sociali e il lavoro ha il compito, più di altri organismi ecclesiali, di porsi in ascolto del po- polo di Dio guardando e analizzando il contesto sociale, politico ed economico nel quale esso vive;
• Tra le priorità dell’U cio, il continuo e costante dialogo con le diverse Istituzioni locali, con il mondo dell’impren- ditoria, del sindacato e delle associazioni di categoria con cui fare rete allo scopo di promuovere insieme la ricerca del bene comune, soprattutto delle fasce più svantaggiate;
•I risultati raggiunti dall’adozione del Progetto Policoro per sostenere l’auto-imprenditorialità giovanile sono sot- to gli occhi di tutti. Il lavoro svolto negli ultimi anni me- rita di essere incoraggiato e i suoi obiettivi e le modalità di accesso e partecipazione di essere di usi in maniera più capillare ed esplicita e promossi attraverso forme di comunicazione (portali e social diocesani) più immediate e fruibili;
•La nascente Scuola di formazione politica vuole essere solo l’inizio di altre proposte mirate ad educare soprattut- to i giovani al senso dell’appartenenza civile, al valore e alla necessità della partecipazione alla vita politica. Al va- lore della economia e delle scelte professionali vissute in funzione del bene comune. Al rispetto dell’ambiente nel quale viviamo. Alla cultura della legalità a tutti i livelli.
76.L’ascolto è la prima forma di cura per ogni malattia sica e spirituale. Quante volte mi è capitato di in-
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