Page 73 - Ascolta Popolo Mio - Mons. Michele Seccia
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• Una adeguata pastorale missionaria non può fare a meno della giusta conoscenza e considerazione delle comunità di fratelli stranieri presenti sul territorio della Chiesa dio- cesana in modo particolare nella città di Lecce. Spesso per la loro cura pastorale si a dano a sacerdoti e guide della loro nazionalità. Sarebbe opportuno invece individuare le corrette strategie per un’arricchente inclusione di questi fratelli nel tessuto delle nostre comunità.
Nel solco di una lunga bella storia
66.Il cammino che ci attende apre certamente nuovi oriz- zonti, come nuove sono le s de del tempo presente e il contesto nel quale viviamo. Tuttavia, credo che non siamo noi a dover salvare nessuno e tantomeno la Chiesa: a questo ci ha pensato già Gesù Cristo! Noi non dobbiamo fare altro che inserirci con umiltà nel solco di una storia che ci precede e che la nostra Chiesa vive già da tempo. a questo punto il mio pen- siero e la mia gratitudine vanno ai miei ultimi predecessori: a mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, che mi ha consegnato una chiesa viva per la quale si è speso con passione e amore celebrando anche il I Sinodo Diocesano dei Giovani; e a mons. Cosmo Francesco Ruppi, al quale mi lega - consentitemi - un senso di  liale a etto. È sua l’intuizione di indire, negli anni 1994-2000, il Sinodo per la Diocesi di Lecce, nel quale ri ettere - alla luce della Parola, della Tradizione e del Magistero - sulle prospettive da percorrere per proseguire l’opera evangelizza- trice. Credo che quanto fatto nel passato, seppur in tempi e condizioni di erenti, sia valido tutt’ora. È nostro compito (e dovere!) fare un attento esame di quanto fatto in questi anni, e di ciò che c’è ancora da compiere. Spulciando il documen- to  nale del XI Sinodo Diocesano ho trovato tante a nità con il tema sul quale stiamo ri ettendo. Ve ne propongo alcuni
stralci che vorrei fossero meditati a livello diocesano:
L’importanza del dialogo
«Il dialogo è importante, perché costituisce la via per la comunione e per l’intesa operativa. Il Signore ci ha inse-
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