Page 19 - Ascolta Popolo Mio - Mons. Michele Seccia
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ca (l’immagine è molto espressiva) perché è priva di spazio e manca di aria. Gli interessi eccessivi, o le passioni smodate, si insinuano in questi uomini con nascosta prepotenza, sconvol- gendoli alla radice. (...) L’insistenza particolare nel descrivere le ragioni dell’infruttuosità della Parola presso gli ascoltatori del secondo e del terzo tipo lascia intravedere che questi era- no, di fatto, i veri motivi per cui molti venivano meno di fronte alle esigenze della Parola. Un panorama quanto mai abituale al giorno d’oggi. Del quarto tipo di ascoltatori si dice semplice- mente che sono il terreno buono. Perché lo sono non è detto. Le qualità che fanno di costoro il terreno ideale per la Parola non interessano. Si descrive invece che cosa fanno: ascoltano, accolgono e portano frutti. Il percorso è completo» 31.
18.L’analisi “geologica” del nostro cuore è il primo passo per un cammino di conversione nell’ascolto, irrigidito spesso da false immagini o modi sbagliati di relazionarsi con Dio che, come tanti rovi o pietre, impediscono il germoglia- re del seme. «Anche oggi l’uomo costruisce immagini di Dio che gli impediscono di gustare la sua reale presenza. Alcuni si ritagliano una fede “fai da te” che riduce Dio nello spazio limitato dei propri desideri e delle proprie convinzioni. Ma questa fede non è conversione al Signore che si rivela, anzi, gli impedisce di provocare la nostra vita e la nostra coscienza. Altri riducono Dio a un falso idolo; usano il suo santo nome per giusti care i propri interessi o addirittura l’odio e la vio- lenza. Per altri ancora Dio è solo un rifugio psicologico in cui essere rassicurati nei momenti di cili: si tratta di una fede ripiegata su sé stessa, impermeabile alla forza dell’amore mi- sericordioso di Gesù che spinge verso i fratelli. Altri ancora considerano Cristo solo un buon maestro di insegnamenti etici, uno fra i tanti della storia. In ne, c’è chi so oca la fede in un rapporto puramente intimistico con Gesù, annullando la sua spinta missionaria capace di trasformare il mondo e la storia. Noi cristiani crediamo nel Dio di Gesù Cristo e il no- stro desiderio è quello di crescere nell’esperienza viva del suo mistero di amore» 32. Se glielo permettiamo, Dio è il solo a po-
31 Bruno Maggioni, Le parabole evangeliche, Vita e Pensiero, Milano 1992, pp. 33-34.
32 Francesco, Udienza generale, Piazza San Pietro, 7 settembre 2016.
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