Page 104 - Ascolta Popolo Mio - Mons. Michele Seccia
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•Oggi emerge la necessità di creare dei supporti, vere e proprie piste con brani musicali, passi della Scrittura o dei Padri, piccole presentazioni architettoniche e artistiche, che debitamente utilizzate possono favorire e animare il silenzio nelle chiese, soprattutto quelle maggiormente vi- sitate dai turisti.
79.Un’icona biblica che possa guidarci è quella di Mar- ta e Maria. L’evangelista Luca descrive l’episodio in 10,38-42, tratteggiando tre scene: Marta, forse la sorella mag- giore, ospita/riceve Gesù (lo stesso verbo è usato per Zaccheo che accoglie Gesù: non si parla di casa, ma di interiorità!); le due sorelle hanno un comportamento diverso; Marta si la- menta con Gesù, che per tutta risposta la interpella due volte, segno chiaro di una chiamata (nella Bibbia succede anche per Abramo, Giacobbe, Mosè e Samuele). Nelle tre scene Maria non pronuncia mai parola: ascolta continuamente, standosene seduta ai piedi del Signore, cioè in posizione di discepola. L’e- vangelista descrive all’imperfetto queste azioni, per far notare la continuità dell’essere discepola che ascolta, sempre in rife- rimento a Gesù, punto centrale della sua attenzione. Marta, invece, è assorbita da molte faccende, che non sono negative. Per troppo tempo gli stessi predicatori hanno sottolineato la diversità di comportamento tra Maria e Marta. Le azioni com- piute da Marta non sono sbagliate. Il verbo, però, ha più di un senso: occupandosi di preparare ogni cosa per il Signore, si è lasciata assorbire “dalle molte cose”, mentre “una cosa sola è necessaria”! Possiamo dire che è presa da ansia, che è uno degli impedimenti all’ascolto della Parola. Marta è partita con buone intenzioni, ma poi con l’ansia corre il rischio di svilire il suo servizio. È la malattia di tanti di noi! L’eccesso delle pre- occupazioni porta pure Marta a chiedere a Gesù di richiamare la sorella al servizio. Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesù nell’episodio della tempesta sedata, poiché lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale (cfr. Mc 4,35-41). Come risponde il maestro? Come sempre il Vangelo capovolge le attese, perché “il Signore” - dice Luca - innanzitutto la chiama per nome scandendolo due volte, se- gno di una chiamata, per invitarla a ri ettere: l’ansia è una sospensione dell’anima che porta a inquietarsi e a perdere di
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