Page 6 - Omelia 52mo Anniversario di Ordinazione
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ta o la mia miseria, il mio peccato con il cuore stesso di Dio?
Desidero benedire e testimoniare il bene che mi avete donato in questi o o anni. Voi e tanti altri anche assenti siete stati ‘epifania’ con cui il Signore mi ha svelato la sua tenerezza.
Penso ai tanti, veramente molti, che ho in- contrato nel mio variegato pellegrinaggio: ve- scovi, sacerdoti, diaconi, consacrati, fedeli laici e tanti cercatori anonimi di Dio. Posso a erma- re che il mio ministero sacerdotale ed episcopa- le è stato a raversato da una trama indicibile di incontri: casuali, cercati, provocati, donati, veri, so erti. Ma tu i, dono del Signore!
E di sicuro l’ultima grande trama di questi incontri, siete stati voi. Tu, Santa Chiesa di Lecce. Ve ne sono grato. Continuate a riem- pire con compagnia memore quella che sarà la mia solitudine!
Ora guardo ad alcuni modelli - ne sono tanti - che dovranno donare al prosieguo del cammino, la valenza di sacramento, grazia che continuerà ad arricchirmi ed eliminerà incro- stazioni e rughe che potrebbero rendere meno vera la mia vita, dono ricevuto ma anche o er- to e donato.


































































































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