II Catechesi di Mons. Arcivescovo per la GMG a Madrid 18 Agosto 2011

II Catechesi di Mons. Arcivescovo per la GMG a Madrid 18 Agosto 2011

2. Voi chi dite che io sia?

Mi piacerebbe porvi una domanda che non ha nulla di originale, non è mia, è di un tale da noi ben conosciuto che per la prima volta la pone a un gruppo di persone, da lui invitate, che hanno scelto di andargli dietro, di stare con Lui. Avevano la testa un po’ dura, non erano abituati allo studio, alla riflessione, erano esperti di mare e di pesca, e Lui fa fatica a rendere malleabile il loro cervello e aprire il loro cuore.

Lui, lo avete capito, è Gesù di Nazaret, loro sono i Dodici. Ogni tanto, dopo le lunghe camminate, dopo i ripetuti discorsi, dopo i segni e miracoli, vuol rendersi conto del livello raggiunto dai suoi discepoli e pone qualche domanda.

Un giorno li porta fuori dal territorio familiare della terra d’Israele, va in territorio pagano a Cesarea di Filippo, si ferma con loro . Solo due domande:

–       La prima: “Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo? ( Mt16,13). La risposta è  immediata e tutti hanno da riferire quello che ascoltano dalla folla che si accalca attorno a Gesù nei villaggi e nelle città della Galilea. Alcuni dicono che sia Giovanni Battista o Elia o Geremia o uno dei Profeti ( tornati in vita ). Tutto facile.

–       La seconda domanda, era quella la cui riposta era attesa da Gesù. Per fortuna qualcuno incominciava a seguire con attenzione e con molto entusiasmo le parole del Maestro. E’ Pietro. Con una risposta, non farina del suo Sacco, proclama: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Mt16,16).

Gesù gli dirà: guarda che non tu, mio Padre te l’ ha fatto conoscere!

Ma di sicuro questa domanda:- ma voi, ma tu che cosa pensi di Gesù Cristo? Cosa dici: chi è Lui? – ve la siete sentita porre molte volte da tanti, dai vostri amici, dai coetanei che forse si sono sorpresi nel sentire di un vostro viaggio in Spagna ma non a Ibiza, alla Baleari o alla Costa del Sol, per un vacanza meritata, ma a Madrid, ad incontrare il Papa che vi ha invitati, come vi scrive nel messaggio: “A questo evento così importante per la  Chiesa in Europa e per la Chiesa universale. … vorrei che tutti i giovani, sia coloro  che condividono la nostra fede in Gesù Cristo, sia quanti esitano, sono dubbiosi o non credono in Lui, potessero vivere questa esperienza, che può essere decisiva per la vita: l’esperienza del Signore Gesù risorto e vivo e del suo amore per ciascuno di noi”.

La risposta di Pietro la conosciamo: è la risposta della fede. E’ una risposta che molti di noi possono ripetere di fronte a chiunque.

Se talvolta non siamo in grado, non vogliamo dare questa risposta è perché , se non è accompagnata da una chiara testimonianza di vita, se è una risposta imparaticcia e non convinta, allontana invece di avvicinare chi è ai margini dalla fede o l’ha accantonata per lasciarsi risucchiare dall’onda lunga della superficialità o dell’indifferenza al fatto religioso.

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